Il timore di determinare deformità è stata la principale causa di recidive nel trattamento oncologico di ricostruzione Rinoplastica  naso e delle lesione localizzate 

La preoccupazione di creare dei difetti nasali ha spesso portato ad un trattamento incompleto della lesione, non  oncologico  radicale. Di conseguenza è ovvio che la riparazione del difetto, cioè la ricostruzione di un profilo accettabile dal punto di vista funzionale ed estetico, costituisce una parte integrale del trattamento del paziente. Fortunatamente grazie a metodi moderni può garantirsi al paziente, nella maggior parte dei casi, una soddisfacente ricostruzione. 

In questa sede sono particolarmente frequenti il carcinoma a cellule basali ed il carcinoma a cellule squamose che vengono all’osservazione del medico in dimensioni ancora piccole a causa della loro evidente posizione; infatti sono in netta diminuzione, tanto da diventare rari, i tumori molto estesi che richiedono per il loro trattamento una chirurgia radicale e perciò sfigurante. 

Nel trattamento di qualsiasi tumore la prima considerazione è la cura della malattia ed i vantaggi di una resezione tempestiva non devono essere perduti nel tentativo di evitare esiti deturpanti mediante resezioni parziali con stretti margini di sicurezza o con l’evitare escissioni a tutto spessore.

La procedura di ricostruzione dipende dal tipo di difetto risultante dall’asportazione della lesione maligna. Tale difetto può coinvolgere solo la cute, nelle lesioni superficiali ed una riparazione soddisfacente può essere effettuata tramite l’utilizzazione di un innesto cutaneo, preferibilmente a tutto spessore prelevato dalla regione retro  auricolare o sopra claveare.

I lembi locali sono facilmente ottenibili dai tessuti adiacenti nei pazienti anziani od obesi, in cui i tessuti molli rilassati rendono disponibile una maggiore quantità di tessuto. I difetti del naso a tutto spessore di dimensioni variabili dalla perdita di un’ala alla distruzione totale del naso, sono riparati utilizzando le molteplici tecniche di neorinoplastica parziale, sub-totale e totale, con l’importante differenza che quest’ultime necessitano, anche del rivestimento interno e dei tessuti di sostegno osteo-cartilagineo. 

Sempre più frequentemente un soggetto che nota una piccola neoformazione al naso, sede altamente evidente, si sottopone ad una visita specialistica, la quale fornisce una preziosa diagnosi; infatti il numero di diagnosi precoci incrementa ogni anno, ciò è la spiegazione della costante diminuzione all’indicazione di interventi demolitivi di vaste neoplasie infiltranti, e quindi anche l’intervento di ricostruzione totale del naso.

Neorinoplastica totale post-oncologica è sempre più di raro riscontro. Il naso, la più prominente unità del viso, è convenzionalmente diviso in “subunità estetiche”: regione della glabella e del canto mediale, dorso (regione mediana e regioni laterali), punta, ali e columella.

Dopo l’exeresi della lesione maligna si deve riparare la perdita di sostanza secondaria che in base alla localizzazione  produrrà un deficit di una o più subunità estetiche. Quando è necessario riparare un deficit tissutale della porzione superiore della piramide nasale varie tecniche sono a disposizione del chirurgo, ma sarà la profondità della perdita di sostanza, la buona vascolarizzazione e disponibilità dei tessuti adiacenti a far optare per l’una o l’atra tecnica

Innesti cutanei per modeste perdite di sostanza superficiali Lembo glabellare per la ricostruzione del canto mediale Lembo genieno d’avanzamento per perdite di sostanza del dorso del naso 

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Rinoplastica Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)